Sa Pasca Manna

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Sa Pasca Manna è la festa per antonomasia dell’orbe sardo. E non solo perché la cattolicissima Sardegna sa che ogni altro avvenimento evangelico perderebbe la sua forza evocatrice senza la Resurrezione del Cristo: l’Avvento, il Natale, l’Epifania, la Quaresima sono prodromi a questo giorno, senza il quale non ci sarebbero, però, neppure Pentecoste e Corpus Domini.
Come dimenticare che “Pasca dessa Natividadi, Pasca dess’Epiphania, Pasca dess’Ascensioni, Pasca de Pentecoste” erano dies feriadas, in cui la Corona del Logu e la Corona de kita de Berruta non potevano essere riunite, secondo La Carta de Logu di Eleonora d’Arborea? Ogni solennità religiosa era dunque concepita come un compendio del giorno dei giorni. Infondo, senza la Pasqua, Cristo sarebbe solo un grande profeta e il Cristianesimo non esisterebbe. Eppure a ben guardare c’è dell’altro. La Pasqua è l’unica festa che il Cristo abbia celebrato in vita, nella sua piena natura umana, da ebreo e in tutto lo splendore della dimensione divina dopo la morte. Pesach di liberazione e Pasqua di Resurrezione: passaggio dalla schiavitù alla libertà, dal giogo egiziano alla terra promessa, dal peccato alla redenzione eterna.
Il potenziale semantico di questo lemma, la sua portata storica ancor prima che religiosa è senza pari. Il Popolo Sardo come quello Ebraico, conosce l’Esodo e la prigionia, ma pur vivendo nella “sua” Terra Promessa, sa che non gli appartiene del tutto. Schiavo o in cattività, sottomesso o in lotta è ospite indesiderato in casa propria, costretto al giogo infame dell’obbedienza servile. È la liberazione ciò cui anela senza tema, la Pesach di un’intera nazione prima ancora della Pasqua individuale dell’anima dal peccato e dalla pena eterna.
Per questo, forse, in Sardegna è sempre Pasca, a Dicembre come a Marzo o a Giugno. Si celebra l’attesa, si festeggia il futuro che si immagina di indipendenza in casa propria. Apotropaicamente si evoca, ammantandola di sacralità, la parola per eccellenza di ogni nazione, Sovranità.
Bona Pasca a tottusu